ISOLA G,S – Deve la vita a un medico e due infermieri del 118 che nonostante la distanza da coprire con l’auto medicalizzata da Teramo fino a Petrignano di Tossicia, sono arrivati in tempo per evitare che soffocasse per un pezzo di… porchetta, ingoiato troppo frettolosamente. Silvana S., 62 anni, era quasi cianotica quando sono sopraggiunti sul posto i volontari della croce bianca di Isola (autista: Vincenzo Palumbi; Soccorritori: Maila Pierannunzio e Gianluca Vagnozzi) i quali hanno incominciato a praticare immediatamente le manovre di disostruzione delle vie aeree. Dopo alcuni minuti per la continuazione delle manovre è giunto sul posto l’equipaggio dell’automedica del 118 (il medico Antonio Bozzi, l’infermiera Anna Marini e l’autista soccorritore Massimo Varani): attorno a lei il panico di una trentina di persone riunite in campagna per una cena che doveva essere festosa. All’improvviso, il dramma: la donna si piega si stessa, comincia a tossire, respira a fatica. Nella preoccupazione generale qualcuno riesce ad avvertire il 118, intuendo che stesse soffocando per qualcosa che, come si dice volgarmente, gli era andato di traverso, finendo in trachea invece che nell’esofago. L’intervento dei volontari del soccorso ha potuto risolvere il problema fino all’arrivo dei sanitari dal Mazzini di Teramo i quali con un poderoso intervento, conosciuto come la manovra di Heimlich, sono riusciti a ‘disostruire’ le vie aeree della malcapitata che stava soffocando.
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